
Le fiere? Mai state così importanti
Oggi come ieri, ogni qualvolta si attraversi una turbolenza, la prima cosa a cui si pensa è sempre quella di rinunciare alle fiere. Un risparmio garantito. Ci si dimentica, però, che nonostante comunicazione e interazione abbiano accelerato più di tutti in questi ultimi dieci anni, non si vede all’orizzonte un sistema capace di sostituirle. E così sarà per sempre. Non solo nel settore tessile, dove ovviamente al di là dell’aspetto relazionale si sottolinea quello sensoriale, ancora più cruciale, ma in tuti i settori rappresentati da esposizioni tematiche.
In questi ultimi mesi stiamo assistendo ad una rivoluzione radicale che interessa le grandi piattaforme di vendita online di abbigliamento. Tra queste ad esempio Yoox e Farftech soffrono maggiormente. Un fenomeno che cinque anni fa nessuno si sarebbe immaginato. Se è vero come è vero che le vendite in generale sono in contrazione nel sistema moda, crollano sulle piattaforme online e flettono nei negozi tradizionali. Questo significa che chi compra lusso o medio lusso torna a cercare l’esperienza in negozio, quel senso di appagamento e di gratificazione. Ciò non avviene per i prodotti a largo consumo che evidentemente non devono raccontare nessuna storia e tantomeno devono essere apprezzati dal vivo.
Il sistema di relazioni, di comunione, di identità di gruppo è sempre più la pietra angolare del prossimo futuro. Rappresentarsi per essere rappresentati. Condividere, farsi vedere, fare del sistema la propria forza, dell’incontro il momento che cambia. Potremmo dire “Chi c’è c’è” per riassumere in uno slogan. Poi va aggiunto l’aspetto più accessibile a tutti ovvero aggregarsi in un contesto qualificato, dove possono partecipare solo aziende di fascia media e medio alta, dove si tutela l’origine europea, dove non c’è bisogno di tappezzare gli stand con laghi, foreste e cime innevate per ribadire un’attitudine green. Ecco, se sei lì significa che fai parte di quella storia. Il resto sono chiacchiere. Non è neanche un caso che gemmino fiere, una dietro l’altra, spesso insensate e mosse da interessi commerciali fini a se stessi.
Le fiere — quelle vere, quelle specializzate, di qualità, con contenuti unici — sono insostituibili e imperdibili. E MAREDIMODA ne è la prova, dal 2002. Non è solo un evento, ma un ecosistema:
- Tendenze, conferenze e insight per orientarsi nel mare (è il caso di dirlo) della moda;
- Fornitori storici e nuovi player da scoprire, perché l’innovazione nasce spesso da incontri inaspettati;
- Comparazione immediata dei prodotti, senza bisogno di “share screen”;
- Novità prodotto e soluzioni eco-sostenibili che si toccano con mano;
- Collaborazioni che nascono tra un caffè e un confronto su una pezza di tessuto.
E’ proprio quando tra i corridoi si sente dire che le fiere non servono più che risultano insostituibili. Che poi, molte volte, sembra un pretesto per aver sbagliato una collezione, per non essere più interessanti come prima o forse per pigrizia creativa e innovativa. Viva le fiere. Viva MarediModa.
Appuntamento a Cannes il 22-23-24 ottobre 2025
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